Fondo Novati

Fondi archivistico

Fondi librario

La Società Storica Lombarda nel 1920 venne in possesso delle carte del compianto suo presidente Francesco Novati, preziose per il loro valore intrinseco e come documenti della vita intellettuale dell’uomo illustre e venerato.

La tutela dell’intero patrimonio, costituito da libri, da alcuni manoscritti e dal carteggio privato del Novati, deceduto nel 1915, fu fortemente sentita dal fratello Uberto, suo unico erede, che s’interessò dell’atto di donazione. Nel 1916 egli decise di destinare alla Biblioteca Nazionale Braidense la biblioteca (costituita da circa 3500 volumi, 8000 opuscoli e stampe popolari) e il carteggio comprensivo di 13.832 pezzi. Uberto conservò per sé solo i manoscritti, ossia il materiale letterario del Novati del quale inizialmente non voleva assolutamente privarsi.

Nell’intento di non scorporare questi manoscritti dal relativo carteggio e soprattutto allo scopo di evitarne la dispersione, nel 1917 egli decise di affidarne la custodia alla Braidense, che si prese carico della loro tutela nell’aprile del 1918. Di fatto, però, essi rimasero non consultabili: fu allora che Francesco Carta, prefetto della Braidense, consigliò di donare le carte alla Società Storica Lombarda. Ritirate da Brera, nel 1920 le casse vennero depositate provvisoriamente alla Biblioteca del Conservatorio di Musica per essere poi trasferite alla biblioteca sociale.

La Società Storica Lombarda, tramite il suo presidente Alessandro Casati accettò la donazione impegnandosi a rendere rapidamente consultabile questo archivio che, unitamente a una copia dell’elenco alfabetico steso da Gaetano Cesari, pervenne alla Società nel 1924. Ad esso si aggiunsero, parecchi anni dopo, alcuni pacchi di carte che erroneamente erano stati immessi fra quelli del carteggio consegnato alla Braidense.

Il fondo comprende originali di lavori editi ed inediti, trascrizioni di codici, lezioni, spogli di archivi e biblioteche, corrispondenza, materiale a stampa, fotografie e soprattutto appunti che documentano i molteplici interessi del Novati.

L’inventario a cura di Elisabetta Colombo, ha permesso di suddividere il materiale in 10 serie, così distinte:

1. Attività culturale;
2. Gli anni della scuola Normale di Pisa;
3. Lezioni e conferenze universitarie;
4. Spogli di autografi;
5. Spogli di libri e periodici;
6. Appunti preparatori per le pubblicazioni;
7. Biografie di dotti e di eruditi: commemorazioni funebri;
8. Articoli e condoglianze per la morte di Francesco Novati;
9. Gli strumenti di conservazione coevi;
10. La consultazione del fondo Francesco Novati.

Del fondo fanno parte anche i tre volumi manoscritti della Cronica di Cremona di Domenico Bordigallo, compilata fra il 1496 e il 1527. Si tratta di trascrizioni eseguite dal sacerdote Gaspare Cervini fra il 1903 e il 1906.