Fondo Ghio

Fondi archivistico

Fondi librario

La donazione di Jacopo e Tommaso Ghio comprende un importante archivio relativo all’attività politica svolta dal Conte Giacomo Mellerio fra il 1814 e il 1819. Le carte riunite in sei cartelle contengono promemoria, suppliche, dispacci e lettere, ordinate dallo stesso Mellerio cronologicamente, esse testimoniano il serrato dibattito politico che si svolse fra Milano e Vienna per la definizione del nuovo assetto politico-amministrativo del Lombardo-Veneto. Quale membro della Commissione Aulica di Organizzazione (1814-1817) e poi in qualità di rappresentante a Vienna di Milano e della Lombardia, Mellerio giocò un ruolo fondamentale per le sorti dell’Europa dopo la caduta di Napoleone.

Completa il dono un nucleo di edizioni antiche e moderne di particolare pregio. Tra queste spiccano sicuramente le cinquecentine: l’Opera novissima (Venezia, 1516) di Agostino Dati, discepolo del Filelfo, maestro di belle lettere, politico e storico; la Metafisica di Aristotele, unica copia presente a Milano nell’edizione veneziana dei Giunti pubblicata nel 1541 e l’Opera omnia (Venezia, 1552) di Virgilio che si apre con il bel frontespizio architettonico di notevole impatto scenico. Di valore bibliografico è anche il Nuovo atlante geografico universale di Giovanni Maria Cassini con numerosissime tavole calcografiche a colori, stampato a Roma tra il 1788 e il 1797 dalla Calcografia Camerale. Non meno pregiate sono le opere moderne, tra cui risalta la stampa de I promessi sposi di Alessandro Manzoni nell’edizione di Guglielmini e Radaelli (Milano, 1840).