Fondo Seletti di Busseto

Fondi librario

Il dono venne presentato in un elenco Libri e giornali unici donati dal socio segretario avvocato Emilio Seletti, steso dal bibliotecario Giulio Carotti nel 1893. Si tratta di 39 volumi di argomento storico, che riguardano in prevalenza la vita milanese: testi per la maggior parte ottocenteschi, fra cui figurano anche 2 cinquecentine. Esse sono: l’edizione veneziana delle Vite dei dodeci Visconti, e di Sforza prencipi di Milano del 1558 di Paolo Giovio e i X ultimi libri de le antichità giudaiche di Flavio Giosefo del 1549, entrambe conservate tra il patrimonio raro della biblioteca.
Solo al termine della catalogazione scientifica del patrimonio librario sarà possibile – attraverso il timbro di possesso Ex libris Aemilii Seletti Mediolani – arrivare all’individuazione dell’intera raccolta.

Emilio Seletti di Busseto (1830-1913), avvocato milanese, studioso di archeologia, fece parte fin dalla fondazione della Consulta archeologica e della Commissione per il Museo municipale d’arte dedicandosi con impegno al riordino delle collezioni archeologiche fin dall’atto della loro cessione al Comune da parte del Governo. Tra i suoi studi vanno ricordate in particolare le opere Le iscrizioni cristiane di Milano anteriori al IX secolo scritte in collaborazione con V. Forcella (1897) e I marmi scritti del Museo archeologico di Milano (1901).

Appassionato collezionista fece dono delle sue raccolte a diversi istituti scientifici comunali quali: il Museo Archeologico, l’Archivio Storico Civico, la Biblioteca Civica e la Società Storica Lombarda. Entrato in quest’ultima quale socio nel febbraio del 1874, Seletti ebbe diversi incarichi: vicesegretario, poi segretario e consigliere e infine vicepresidente. Inoltre la personale conoscenza di Giuseppe Verdi (suo padre aveva ospitato a Milano il giovane musicista per aiutarlo a continuare gli studi) lo stimolò a diventare uno dei promotori della fondazione della Casa di Riposo dei Musicisti.