È sempre indaffarata, la Storia: ognuno ne porta con sé un pezzettino e lo arricchisce con le scoperte, le curiosità, la devozione, e con le sue ricerche.
Uno studioso argentino, discendente di lombardi, ci ha scritto perché desidera la collaborazione della Società Storica Lombarda per scrivere un saggio sui varesini emigrati in Sudamerica nell'Ottocento.
La sua richiesta ci onora, è una testimonianza di fedeltà alla storia patria (quanta storia nell'avventura dell'emigrazione!), ma è anche un riconoscimento della nostra missione essenziale: coltivare la curiosità,
far conoscere il passato. Missione che rinnoviamo ogni anno anche con la pubblicazione dell'Archivio Storico Lombardo, che nel numero del 2017 presenterà un interessante saggio sul terremoto che colpì l'Italia settentrionale nel 1117.
È tutto un flusso di dare e ricevere: e il nostro compito è quello di animare questo flusso per le memorie della Lombardia, prestando orecchio e dando voce.
La rete dei nostri contatti si sta espandendo e rafforzando: il 4 maggio siamo stati a Roma per un incontro con le altre 31 Deputazioni o
Società di Storia Patria del nostro gruppo. Ci siamo poi riuniti per una tavola rotonda al Castello Sforzesco di Milano, il 27 maggio, con alcune società storiche lombarde. Si faceva seguito al convegno dell'anno scorso presso la giovane e dinamica Società Storica Cremasca. La dottoressa Sabrina Sammuri, direttore generale Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia ha illustrato la nuova legge regionale n. 292. La discussione è continuata durante il buffet che abbiamo volentieri offerto ai nostri vicini e compagni di fatiche.
Nello stand della Regione Lombardia, in occasione della Fiera Tempo di Libri, figuravano, tra quelle di altre società storiche, alcune nostre pubblicazioni: un altro esempio di cooperazione ben riuscito.
Ma non finisce qui: abbiamo stretto un'intesa di collaborazione con l'antico Circolo dell'Unione di Milano, forte di memorie ottocentesche e risorgimentali (21 tra i nostri Soci erano nel 1878 presenti anche nell'Unione!). Un'intesa che vuol dire conoscersi meglio, vuol dire darsi una mano al servizio della Storia, con quel senso di cordialità che facilita le cose.